domenica 4 agosto 2013

Mai un cipiglio con la Golden brown



Dopo una lunga ed estenuante sessione estiva sono tornata alla carica, riprendendo le buone vecchie abitudini come dormire, girarmi i pollici, dormire, contare i granelli di sabbia che si incollano alle caviglie, giurare vendetta alle zanzare assetate di sangue, dormire e recuperare telefilm e film che ho lasciato indietro. Insomma si, tutta vita sociale.

Ho finito Don't trust the b---- in apt 23 (tristemente cancellato alla seconda stagione), iniziato a seguire The fades e The Borgias e recuperato la terza stagione di Game of Thrones, che merita un post a parte e decisamente tante lacrime.

In più sono finita nel giro della droga: mi sono data a film e libri sul tema "eroina" e Madreh si sta iniziando a chiedere se non sia il caso di preoccuparsi. Controlla che dai cassetti non spariscano i cucchiaini.

L'allegro trip sull'eroina è iniziato leggendo Noi, ragazzi dello zoo di Berlino di Christiane F., il libro più crudo che io abbia mai letto. Letto tutto ad un fiato nel giro di qualche ora, è sconvolgente molto più dell'omonimo film. Il romanzo, essendo raccontato in prima persona, permette di immedesimarsi completamente nel personaggio e sentirsi coinvolti in tutte le sue vicende. Per tutto il libro si avverte la sensazione che tutto ciò che capita a Christiane, appena tredicenne, sia inevitabile, gli eventi concatenati tra loro in un susseguirsi frenetico di emozioni contrastanti.
Il film tratto dal libro non è assolutamente all'altezza, l'unica cosa degna di nota sono le musiche di David Bowie, ma questa è la mia personale opinione.



 Poi sono passata a Trainspotting, capolavoro assoluto di Danny Boyle, ispirato al romanzo di Irvine Welsh -prossimamente nella mia libreria.
Che dire, la sola presenza di Ewan Mcgregor e il monologo finale sarebbero un buon motivo per adorarlo. Le scene dell'effetto dell'eroina o della rota sono geniali, girate in maniera magistrale e la recitazione è eccezionale. Certo non è un film leggero da guardare coi nipotini duenni alle cene di famiglia (a meno che non li si voglia sconvolgere), ma merita davvero di essere guardato e riguardato.






Infine, l'ultimo del ciclo eroinomani è  Requiem for a dream. Ora, se Trainspotting con i suoi monologhi iniziale e finale vi aveva messo un po' di curiosità riguardo all'eroina, Requiem for a dream ve la farà passare tutta. E' una sorta di antidoto, sono due film quasi complementari. Anche quest'ultimo è spettacolare, soprattutto per musiche ed espedienti registici come gli split screen e la rapidità con cui si susseguono le scene.
E poi c'è Jared Leto che è sempre un belvedere.




E come dicevano gli Stranglers "never a frown with golden brown" - Mai un cipiglio con la Golden brown.


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