lunedì 3 giugno 2013

Si, insomma, diciamo che io ti maledico

Ho un blog, sono nel cyberspazio anch'io e non lo aggiorno mai.
La costanza non è mai stata il mio forte.

Ho moltissimi post salvati nelle bozze, uno celebra l'avvento dell'estate (l'ho scritto il giorno prima che ricominciassero le giornate autunnali a Maggio, potrebbe essere che abbia portato sfiga, non so), uno parla dei 60 ghiaccioli blu all'anice che ho avidamente trangugiato nel giro di qualche giorno, un'altro parla della logica dei pacchi di ghiaccioli (sì, sono un po' fissata coi ghiaccioli, sono ghiacciolofila) perché nell'ultima confezione comprata ho trovato la bellezza di 7 ghiaccioli all'arancia, 7 all'amarena, 3 al limone, 2 alla Coca Cola e UNO, no voglio sottolineare UNO, alla menta.

Lo chiamavano Highlander, l'ultimo immortale ghiacciolo alla menta.

Eccolo qui, il mio tessssoro.


Ghiaccioli a parte, dovrei scrivere più spesso, ma una grande sciagura incombe su noi studenti: la sessione estiva. 
Sempre sia dannata.
Nei secoli dei secoli.
Se non scatena l'odio dei popoli universitari l'idea di sostenere studio serrato e esami in compagnia di sudore acre, zanzare ronzanti ed esultanti bambini già in costume, io non so davvero cosa possa scatenarlo.
Io, quando sopraggiunge questo periodo, inizio a inveire contro tutte le cose sopraelencate lanciandomi in velenosissimi insulti. A volte poi, mi escono degli insulti particolarmente creativi e me ne compiaccio anche.
L'altro giorno mi sono imbattuta in un'applicazione meravigliosa di Tumblr (che ho già osannato all'incirca 10745292648 volte tipo qui e qui) che è questa:

IO TI MALEDICO

In questo simpaticissmo sito si trovano delle idee meravigliose per insultare chicchessia.
State preparando un esamone e qualcuno vi parla di quanto sia brutto andare a mare perché ormai c'è troppa gente sulla spiaggia libera?  Il solito secchione di turno vi racconta di quanto poco ha studiato e di come andrà male quell'esame poi, come ogni volta, prende 30 e lode? Il vicino di casa organizza feste fino a notte fonda in cui le uniche canzoni che si sentono sono quelle orrende dei balli di gruppo?   Il vostro professore vi rimanda perché "hai studiato, ma puoi fare di meglio"?

Ecco, mentre preparate meticolosamente un malvagio piano di vendetta, potete mandare qualche bella maledizione:






















L'incubo della mia infanzia




Questa non è una vera maledizione, credo di avere una cotta per quell'uomo...






E infine le più cattive:


Dio non voglia.



Da fan solo una sillaba:
NO.
E' troppo persino per una maledizione.






Nessun commento:

Posta un commento