Com’è che ci sono ancora zanzare a metà settembre? Il caldo ciao
ciao se ne è andato, io ho tirato fuori il pigiama con le maniche a tre quarti
e la mia fida coperta da compagnia (stiamo insieme 9 mesi all’anno da una vita
e iniziava a mancarmi), nelle vetrine sono apparsi tutti quei
cappottipiuminimaglionigolfini dai colori tetri e puntualmente le zanzare
vengono a succhiarmi ancora il sangue ogni sera, manco fossero l’Avis.
Mentre mi gratto via anche la pelle oltre che il prurito, voglio
raccontarvi un po’ come sto. Ho un blog e lo uso, sono fatti apposta no? Per la
gloria nel web e per raccontare qualcosa, anche se questo blog nello specifico
ha un miserissimo numero di visualizzazioni. Il che da una parte è positivo
perché così evito che le persone che mi conoscono sappiano le cose
intelligentissime che scrivo.
Dicevo, mi ero fidanzata, con Lui avevo dei trascorsi, lo
chiameremo "il Sindaco" che è il suo soprannome. Un bel tipo,
alto e simpatico anche se non parlava un granché, passavamo delle gran belle
serate. Poi un pigro pomeriggio di agosto, di quelli in cui stai
stesa a letto con la voglia di non fare nient’altro se non fissare
spassionatamente il soffitto, mi ha lasciata. In realtà la rottura è stata un
po’ travagliata. Negli ultimi giorni Sindaco era un po’ strano, poi ci
sono stati vari messaggi, poi abbiamo parlato perché lui a fine mese parte per
CittàDelCavolo (che poi è il motivo della rottura a quanto dice), poi di nuovo
messaggi, chiamate, discussioni e infine *dlingdlingdling*
finita.
Sarebbe una storia come tante, se non fosse che stavolta mi sono
proprio fritta il cervello per Sindaco. Ma cose dell’altro mondo, cose
che non avrei mai immaginato. Innanzitutto sto rasentando lo stalking in questi
giorni, ho scoperto di avere un dono, una dote particolare nel farmi gli affari
suoi. Non è una cosa che generalmente faccio, io il faccialibro lo uso
principalmente per chattare quando non ho più credito oppure per vedere tutte
quelle immagini hipster che qualche anima buona prende da tumblr e raggruppa
negli album per quelle pigre come me. E invece. Stalkero.
Poi, non riesco a smettere di pensare a Sindaco e questa è la cosa
più preoccupante, perché è passato un mese, perché è FINITA (lo scrivo grande
così me ne autoconvinco ancora di più) e perché pensare sempre alla stessa
persona è estenuante, soprattutto perché sono conscia del fatto che le
possibilità che lui pensi a me in quel modo sono molto scarse. Mi ha lasciata,
punto, perché la faccio tanto lunga? Però non riesco a smettere. Vorrei
il pensatoio di Silente o la memoria selettiva, ma anche l’immaginazione
selettiva visto che sto girando dei film da candidatura all’oscar nella mia
testa.
Vincerei TUTTE le statuette.
Fantasie in technicolor con tanto di colonna sonora.
Inoltre sto attraversando varie fasi umorali, da quella
malinconica stile poetessa crepuscolare, a quella vendicativa di “rimpiangeraiquellochehaifattoetorneraistrisciandobrutto censurato” , a quella
rassegnata, a quella di aspirante gattara in vecchiaia, passando per
quella del mare è pieno di pesci, per finire con quella dell’
autocommiserazione perché non voglio pesci, voglio Sindaco.
Attraverso tutte le fasi in un’ora. E quando finisco ricomincio.
Senza sosta. Da giorni.
Direi che ora sono nella fase in cui tirerei sassi alle coppiette
felici.
Nessun commento:
Posta un commento