Quest'estate c'è stato un po' di amore, uno di quelli che non sai
se chiamarlo così perchè è passato troppo in fretta, ma è stato così intenso.
Quest'estate c'è stata la macchina con la radio a volume altissimo
e le mani fuori dal finestrino contro il vento a tracciare il mare
all'orizzonte.
Quest'estate ci sono state le partite a carte, i gelati dai gusti
golosi, i bei vestiti, il cloro sulla pelle mischiato alla salsedine, il
sole, le dita tra i capelli, le dita passate sulla schiena lentamente per
fermare l'attimo, le dita smaltate di rosso e i progetti che sono rimasti
progetti.
E ora è settembre, quello che qualcuno sveglierà i Green Day
quando finirà, quello che impressionava i Pfm.
A me l'estate ha lasciato in eredità una finestra aperta, dei
libri che andrebbero studiati e una manciata di ricordi.
Nessun commento:
Posta un commento