sabato 14 aprile 2012

Inizio a pensare che mi piacciano le cose brutte

 Sottotitolato:  Potrei aver commesso una sciocchezza e potrei commetterne altre.



Ragazze care e ragazzi cari, in questo periodo ho avuto in ordine: l’ascella fuffa (che non vi sto a spiegare cos’è), crisi di fame, febbra a 38, orzaiolo, naso spellato dovuto alla mia incapacità di togliere i punti neri, parenti che incitano allo studio in ogni luogo e in ogni quando, insonnia nonostante i litri di infusi dal dubbio gusto che dovrebbero garantire invece lunghi sonni tranquilli.

Ormai in realtà il peggio è passato, ma cosa fare a casa tutto il giorno quando fuori il sole splende e si potrebbe fare persino qualche capatina al mare? (tralasciando questi ultimi 2 giorni)

Ovviamente si sta su internet. Ovviamente.
Ho anche letto qualche libro, tanto per fare l'intellettuale, ma ho passato la maggior parte del mio tempo divisa tra letto e pc, dunque sono super informata su qualunque cosa, sono un pozzo di scìenza.
Ho scoperto nuovi blog, ho scovato nuovi siti, ho fatto tutti i nuovi cruciverba della bbc, ho ascoltato nuove canzoni, finito di vedere vecchie serie tv e fatto shopping.

Ora, non sono uscita di casa quindi lo shopping l’ho fatto on-line e l’oggetto in questione è questo:


piccola premessa: non è un vestitino.
È una tuta.
È una jumpsuit per dirla alla british maniera. 
ma in sostanza...

HO COMPRATO UNA TUTA
...
...
...
...
E mi piace un sacco!   
Cioè,avete presente quelle cose che all’inizio vi sembrano proprio brutte, e poi col passare del tempo ve ne innamorate? Ecco. Mai avrei detto che prima o poi avrei comprato uno di quei tutini che l'anno scorso denigravo così tanto; prima non mi piacevano,ma neanche poco poco.

Questo tipo di "innamoramento" mi è capitato con un sacco di cose. Ad esempio con questa borsa qui.  Prima non la capivo, secondo me c’era qualcosa di strano in quella borsa, di innaturale, ed ora è nel mulino delle borse che vorrei. È successo con le polacchine e i mocassini. Con i tacchi grossi (non quelli esageratamente grossi). Con l’essenza di lavanda. Ora la mia camera profuma solo di lavanda. Non capisco.

Mi piacciono le toms ,che tutti dicono che sono ciabatte, e le cose con tante piume. Vedo piume e mi va in pappa il cervello. Mi sta iniziando a piacere il leopardato, ma in piccole piccole dosi e abbinato bene, tipo nelle sciarpe abbinato al bordeaux. Mi sta iniziando a piacere l’arancione, che insieme al viola erano gli unici due colori di cui proprio non sopportavo la vista. Ho anche comprato una borsa arancione!  ARANCIONE!  Chi mi conosce sa che questo è un evento epocale.

Comunque le tute,dicevamo. Non sono come dei vestitini alcune? Non sono tanto carine, con tutte quelle fantasie da campagnola tutte fiori, uccellini e frutta? Con una bella borsa grande a contrasto non ci stanno un amore? Per convincere anche voi che non sono di cattivo gusto ho trovato in giro su internet una caterva di immagini di jumpsuits:







Ora andate e convertitevi alle tute.

lunedì 2 gennaio 2012

Tutti scrivono lettere a Babbo Natale, io le scrivo al nuovo anno


Caro anno nuovo,
sei arrivato quatto quatto circondato dal rumore dei fuochi d’artificio e accompagnato dal gusto frizzante dello spumante.  Quel  tuo amico, il 2011, mi ha regalato tanti bei momenti, tanti viaggi, risate e occasioni e vorrei che tante me ne donassi anche tu.  Nota bene vorrei, e non voglio, perché l’erba voglio non cresce nemmeno nel giardino del re, così mi è stato detto quando ero piccola.

Sai, sei un anno pari ed io sono abbastanza diffidente nei confronti degli anni pari, non portano un granchè bene, e poi i maya han detto che finisci pure prima. (ignorali quegli stronzi, ti prego)

Comunque caro anno, fa che mi torni su la voglia di studiare, la sete di sapere che durante queste feste si è trasformata in fame di cibo e la sessione invernale si avvicina, e mo’ son cazzi. Fa che perda quel paio di chili di troppo, tre, quattro, cinque, sei, quanti ne vuoi  te ne puoi portare via, te li cedo volentieri che a me non servono.  Hai presente quel paio di shorts che ho in fondo all’armadio? Ecco vorrei riuscire a metterli senza dover saltellare o stendermi sul letto per tirare su la cerniera.

Fa che durante i saldi, tutte le potenziali acquirenti di ciò che IO devo comprare non mi rubino quello che mi serve.  Non so, fa che non gli suoni la sveglia o che magari non trovino parcheggio nei paraggi e riesca a trovare e comprare tutto prima che lo finiscano loro. I saldi sono una cosa seria, una competizione a sangue freddo.

Per favore 2012, illuminami quando vado dal parrucchiere, aiutami a distinguere il bene dal male, prima di mettere mano ai capelli e non dopo.  Aiutami a non cadere negli stessi errori del passato,  aiutami a ricordare che la frangetta e il biondo canarino sono il male. Soprattutto il biondo canarino. Soprattutto. (io lo chiamo periodo giallo. Rinnegato. Eliminato. Cestinato. Grazie a Dio. ).

Poi c’è anche la questione dello smalto, che si sbecca  subito dopo averlo steso e non sia mai che io riesca ad avere una manicure perfetta. Ecco se mi regalassi di tanto in tanto una stesura senza sbeccature sarebbe bellissimo.

Ovviamente poi prego perché non mi si smaglino più le calze dopo undici secondi che le ho infilate nonostante io mi impegni con tutto il cuore a farlo con la stessa delicatezza delle tipe della pubblicità di  calzedonia, ma ovviamente riesco ad avere solo quella di un orso bruno affamato.

Fa che dopo aver fatto il cambio dell’armadio, non torni il freddo polare, o il caldo torrido a seconda delle stagioni, il che  succede 9 volte su 10 e sto iniziando a pensare che forse lasciare tutto ammucchiato senza distinzione di temperatura sia meglio.

Caro 2012 sii bravo e porta anche viaggi, fortuna , salute,  esperienze nuove e tanti sorrisi ,che qualcuno in più non fa mai male, no? In fondo in fondo lo so già che sarai bellissimo! Ora va e portaci la felicità!

auguri a tutti

venerdì 2 dicembre 2011

Il complesso della frangetta


Avete presente quando un bel giorno vi svegliate e sentite improvvisamente un impellente bisogno di cambiare qualcosa nella vostra vita e allora la scelta ricade inevitabilmente sui quattro peli che vi crescono in  testa? Ecco.

Mercoledì mattina mi sono lanciata impavida verso un nuovo taglio di capelli, ignara del risultato finale. Appena entro mi siedo sul bel divanetto in pelle in attesa del mio turno…passa un quarto d’ora...mezz’ora…lascio la quinta rivista sbuffando e mi guardo intorno…tre quarti d’ora…prendo coraggio e mi rivolgo alla tipa:
 “ma quanto c’è da aspettare per il taglio?” faccio io col tono più gentile che mi potesse uscire
“avevi prenotato?”
“si”
“finisco il colore alla signora e faccio te”  sbotta lei.

Lei. Che poi  aveva anche i capelli di uno strano rossiccio tendente al fuxia e un taglio spaventosamente asimmetrico e mi è venuta paura che si sarebbe vendicata per la mia insolenza facendomi un taglio come il suo. Comunque dopo un altro quarto d’ora di gossip vecchio di mesi su pagine lucide che non riesci a girare, ecco che arriva il grande momento:

“allora come li  vuoi???”
“mmm..avevo pensato ad un caschetto non troppo corto con un po’ di frangetta…ma non sono del tutto sicura sulla frangetta…insomma non so come starebbe sul mio viso…”
“quindi vuoi il carrè??? (perché non lo si può  chiamare caschetto,non è fèscion) ma a taglio pari o sfrangiato???”
“sfrangiato e….(attimo di titubanza) … e facciamo anche la frangia,dai!”

Detto icciò inizia a sforbiciare e a me sembra tanto che lei abbia la stessa euforia di Edward mani di forbici quando scopre che del tagliar capelli ne può far arte.

Intanto vedo le ciocche dei miei bei capelli che cadono sul mantello blu elettrico in cui mi ha avvolta. A ogni ciuffo che scende la mia ansia sale…”e se poi non mi piacciono? già ho gli occhi piccoli, ora la mia faccia diventerà un obrobrio”   “oddio e se la frangia mi fa la faccia a luna, rotonda come una forma di parmigiano reggiano?”    “omammachecazzostofacendo”. (and so on)

Dovete poi immaginare l’effetto che ha una frangetta quando i capelli sono bagnati e tendono ad appiccicarsi alla testa e quindi prendono la forma del cranio. Se poi aggiungete il fatto che ero seduta davanti ad uno di quegli specchi con le luci a led che evidenziano  ogni singolo difetto e non ero neppure truccata (perché giammai andare dalla parrucchiera truccata che poi lava via dal contorno faccia tutta la chilata di fondotinta) allora potrete immaginare la mia disperazione.

Già contemplavo il ritiro sociale, pensavo a quali libri avrei letto e quali film avrei visto aspettando di poter avere una capigliatura da mostrare in pubblico senza vergogna, che la tipa dal taglio sbilenco ha già finito di asciugare e fare la piega e mi dice:
“allora, che ne dici? Ti piace?”

Timidamente alzo lo sguardo e…

Ohuch,non potrò più farmi foto…però dai non è proprio da ritiro sociale…mmm no valà non è malaccio se evito di fare smorfie…è addirittura passabile…cazzo se faccio questo sguardo sono quasi carina…magari con un po’ di trucco che allarga gli occhi potrei sembrare davvero davvero carina…mmm…mi piace! Yeah!

A casa i fantagenitori hanno detto che sto benissimo, ma sospetto che sia perché avevo lo stesso taglio a 5 anni e quindi li riporta agli anni '90 e li fa sentire ancora ciovani ; mia sorella ha fatto una faccia schifata e ha detto che non mi parlerà più finchè non mi ricresceranno,  ma il face-to-face con il resto del mondo per ora è andato bene (credere o non credere a quello che mi hanno detto? that’s the question!).

Io per il momento so solo che ho giurato fedeltà eterna  a piastra e spazzola arrotondata tutte le mattine. Il male è che  forse dovrò anche convertirmi alla lacca che lascia i capelli appiccicati e duri e la odio, ma almeno non fa andare le punte all’insù. Che poi sembro Bree delle desperate housewives solo con il frangettone fricchettone.


Quando invece le punte fanno il loro dovere e stanno come dico io, sembro Anna Wintour, soprattutto se metto gli occhialoni a mosca.